03te cianoa
Tutti giù in cantina.
Non ci può essere una buona cucina senza una buona selezione di bottiglie: pochi gradini di una scala a chiocciola, ed ecco il nostro piccolo grande tesoro.

Avere buon naso.
Il buon bere nasce dalla ricerca. Non basta scegliere una bottiglia pregiata, quello lo possono fare tutti. Per ottenere una cantina di livello, e per livello s’intende una proposta variegata, basata anche su piccole produzioni e aziende defilate, è necessario conoscere, studiare, incontrare, assaggiare.

In Casa chi si occupa di selezionare le bottiglie e creare la carta dei vini è Evelin, sommelier appassionata e nello stesso tempo concreta. È lei che ha il giusto ‘naso’ per individuare i buoni vini che possono essere locali, naturali, nazionali e con qualche predilezione per i francesi.

Di gusto in gusto.
Oltre alla carta dei vini, proposta ogni sera agli ospiti di Casa e sempre in continuo divenire, Evelin insieme ad Andrea organizza in cantina piccole e gustose degustazioni che sono vere lezioni di fisica applicata. Perché sul tavolo che padroneggia al centro dello spazio sono sistemate composizioni solide, gustose e prelibate, che si abbinano perfettamente ai calici che contengono liquidi, o meglio, nettari che pur variando di colore mantengono sempre un elevato standard qualitativo. E in queste occasioni i ‘vives’ non si contano mai.

Mai a mani vuote.
Infine, ma non meno importante, in cantina l’ospite può trovare prima di andare via sempre qualcosa di interessante da impacchettare, prendere per sé o regalare a chi si vuole bene. Perché è bello, dopo aver trascorso momenti felici in un luogo, portare qualcosa che lo ricordi da condividere in un momento di festa con persone che sanno apprezzare il bello e il buono della vita.
